Studio

Lo Studio conserva lo stesso assetto del tempo in cui l’artista vi ha lavorato. L’ambiente è parte degli antichi locali un tempo di proprietà della famiglia Borghese.
Il soffitto della stanza, unico originale e non restaurato a spese dello scultore, è a cassettoni lignei e fu dipinto intorno agli anni 1833-1839, quando la villa divenne di proprietà di Francesco Aldobrandini Borghese. Nel soffitto vi sono raffigurati gli emblemi della famiglia Borghese - l’aquila e il drago, la stella ad otto punte della famiglia Aldobrandini e i tre caprioli araldici che compaiono nell’arme de La Rochefoucauld. Il principe Francesco aveva infatti sposato Adelaide de La Rochefoucould.
Al centro dello Studio è il tavolinetto con gli strumenti da lavoro utilizzati da Canonica, ancora sporchi di gesso e gli ultimi pezzi di creta rimasta plasmando il modellino del San Giovanni Bosco, l’ultima opera cui si dedicò l’artista. Al centro dell’atelier è il cavalletto da scultore con base rotabile sul quale è esposto il bozzetto in gesso della stele del Monumento a Giovanni Paisiello.

Studio

Nello studio sono conservati bozzetti preparatori di opere tradotte, poi, in marmo o in bronzo dall’artista e studi di sculture non realizzate. Alle pareti vi sono dipinti raffiguranti ritratti, autoritratti e scorci di paesaggi eseguiti da Canonica “durante le ore di ozio”. Una tela raffigurante uno Studio di mani e di piedi, donata all’artista dal suo maestro di disegno dell’Accademia Albertina Enrico Gamba (1831-1883) ed un’altra tela intitolata Lavandaie di Torino (1891), firmata da Demetrio Cosola (1851-1895) sono gli unici dipinti non eseguiti dall’artista esposti nell’atelier.

Studio di mani e di piedi
Dipinto

Enrico Gamba

1854
Lavandaie di Torino
Dipinto

Demetrio Cosola

1891
Tina
Dipinto

P. Canonica

1890-95 ca.
Ritratto di Olga
Dipinto

P.Canonica

1952
Ritratto di Maria
Dipinto

P. Canonica

post. 1953
Autoritratto
Dipinto

P. Canonica

1952
Miss Garret
Scultura

P. Canonica

1906
Tina
Scultura

P. Canonica

1897