Statua di Flora

Tipologia : 
Scultura
Anno: 
seconda metà II sec. d.C.
Materia e tecnica: 
Marmo bianco pentelico
Dimensioni: 
h. cm 150, largh. cm 49, spess. cm 39
Provenienza: 
Collezione Borghese
Inventario: 
VB 110
Collezione: 
Deposito delle sculture di Villa Borghese

Statua femminile acefala poggiante su di un basamento rettangolare. La statua raffigura una figura femminile stante sulla gamba sinistra mentre quella destra è flessa e scartata di lato. Un taglio netto all'altezza dell'ombelico indica che la statua è stata lavorata in due blocchi separati e poi assemblati. Veste un chitone molto leggero, quasi trasparente, cinto all’altezza dei fianchi in modo da generare un apoptygma. Sulle spalle è gettato un mantello, che cade in pieghe piatte sul dorso della figura, un lembo del quale è trattenuto e rialzato dietro la spalla sinistra dalla mano del braccio corrispondente piegato, mentre l’altro lembo è tenuto fermo al disotto dell’ascella della spalla destra dopo essere stato avvolto attorno alla spalla corrispondente. Il braccio destro scende invece lungo il corpo e con la mano stringe una corona. La veste aderisce molto bene al corpo mettendone in evidenza i seni rotondi, il ventre morbido, le cosce tornite e affusolate, le piccole ginocchia, mentre tra le gambe cade in fitti e sottili pieghe dal dorso vibrante aprendosi morbidamente a ventaglio tra i piedi che calzano sandali.

La statua raffigura una figura femminile stante sulla gamba sinistra mentre quella destra è flessa e scartata di lato. Un taglio netto all'altezza dell'ombelico indica che la statua è stata lavorata in due blocchi separati e poi assemblati. Veste un chitone molto leggero, quasi trasparente, cinto all’altezza dei fianchi in modo da generare un apoptygma. Sulle spalle è gettato un mantello, che cade in pieghe piatte sul dorso della figura, un lembo del quale è trattenuto e rialzato dietro la spalla sinistra dalla mano del braccio corrispondente piegato, mentre l’altro lembo è tenuto fermo al disotto dell’ascella della spalla destra dopo essere stato avvolto attorno alla spalla corrispondente. Il braccio destro scende invece lungo il corpo e con la mano stringe una corona. La veste aderisce molto bene al corpo mettendone in evidenza i seni rotondi, il ventre morbido, le cosce tornite e affusolate, le piccole ginocchia, mentre tra le gambe cade in fitti e sottili pieghe dal dorso vibrante aprendosi morbidamente a ventaglio tra i piedi che calzano sandali.

La sala

Il deposito delle sculture di Villa Borghese raccoglie circa ottanta opere provenienti in gran parte dalla Collezione Borghese, originariamente ubicate a decoro della villa. Nonostante le spoliazioni subite dal parco nei secoli il patrimonio delle sculture di Villa Borghese comprende ancora oggi un gruppo significativo di opere, per la maggior parte copie romane del II-III secolo d.C. da originali greci del V- III sec. a.C., alcune delle quali provenienti dalle collezioni del cardinale Scipione Borghese, figura principe del collezionismo europeo del Seicento.

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