Statua femminile panneggiata

Tipologia : 
Scultura
Anno: 
seconda metà del II sec. d.C.
Materia e tecnica: 
marmo bianco - non identificato a cristalli piccoli
Dimensioni: 
h. cm 178, largh. cm 88, spess. cm 57
Provenienza: 
Collezione Borghese
Inventario: 
VB 113
Collezione: 
Deposito delle sculture di Villa Borghese

La statua rappresenta una figura femminile, la cui base è incassata in una rettangolare in marmo proconneso con superfici lisce. La figura è stante sulla gamba sinistra mentre la destra è flessa e leggermente scartata di lato. Veste un lungo chitone cinto in vita, con i bottoni sulle ampie maniche scandite da pieghe parallele e verticali; un pesante mantello avvolge il corpo, girando due volte dalla vita alle ginocchia con due ampi e distesi risvolti e formando un panneggio trasversale all’altezza dei fianchi per poi avvolgersi attorno al braccio sinistro, sotto al quale pende in un corposo e chiaroscurato lembo scandito da pieghe ben rilevate a dorso tubolare. Il peplo è scandito da pieghe larghe e abbastanza piatte distinte da scanalature disposte che si dipartono a V dalla cintura stretta in vita; la parte del peplo visibile al di sotto del mantello cade a piombo, disponendosi in pieghe parallele e ben rilevate mediante scanalature di trapano, fino a ricoprire i piedi della figura, dei quali sono visibili solo le dita. La testa moderna è caratterizzata da un volto ovale allungato incorniciato da due grosse ciocche ondulate di capelli, discriminate al centro, e raccolte a crocchia alla base della nuca. Il naso lungo e dal dorso sottile è unito alla radice alle arcate sopraccigliari leggermente sporgenti che evidenziano occhi a mandorla dalle sottili palpebre a listello. La bocca è piccola e carnosa e il mento piccolo e pronunciato.

La figura è stante sulla gamba sinistra mentre la destra è flessa e leggermente scartata di lato. Veste un lungo chitone cinto in vita, con i bottoni sulle ampie maniche scandite da pieghe parallele e verticali; un pesante mantello avvolge il corpo, girando due volte dalla vita alle ginocchia con due ampi e distesi risvolti e formando un panneggio trasversale all’altezza dei fianchi per poi avvolgersi attorno al braccio sinistro, sotto al quale pende in un corposo e chiaroscurato lembo scandito da pieghe ben rilevate a dorso tubolare. Il peplo è scandito da pieghe larghe e abbastanza piatte distinte da scanalature disposte che si dipartono a V dalla cintura stretta in vita; la parte del peplo visibile al di sotto del mantello cade a piombo, disponendosi in pieghe parallele e ben rilevate mediante scanalature di trapano, fino a ricoprire i piedi della figura, dei quali sono visibili solo le dita. La testa moderna è caratterizzata da un volto ovale allungato incorniciato da due grosse ciocche ondulate di capelli, discriminate al centro, e raccolte a crocchia alla base della nuca. Il naso lungo e dal dorso sottile è unito alla radice alle arcate sopraccigliari leggermente sporgenti che evidenziano occhi a mandorla dalle sottili palpebre a listello. La bocca è piccola e carnosa e il mento piccolo e pronunciato.

La sala

Il deposito delle sculture di Villa Borghese raccoglie circa ottanta opere provenienti in gran parte dalla Collezione Borghese, originariamente ubicate a decoro della villa. Nonostante le spoliazioni subite dal parco nei secoli il patrimonio delle sculture di Villa Borghese comprende ancora oggi un gruppo significativo di opere, per la maggior parte copie romane del II-III secolo d.C. da originali greci del V- III sec. a.C., alcune delle quali provenienti dalle collezioni del cardinale Scipione Borghese, figura principe del collezionismo europeo del Seicento.

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